2025: ANNO DA NON SPRECARE

 

 

(25) ”Perseveranza”

 

 

 

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Prossimi ormai alla conclusione dell’ Anno Santo, che ci vede impegnati al restauro della nostra identità cristiana, rinnoviamo in noi il desiderio dell’incontro e della comunione con Dio e con ogni fratello,  attraverso la  testimonianza di fede-fiducia-speranza, ed una più convinta ed accurata celebrazione dei sacramenti della riconciliazione e della eucaristia. Utilizziamo quindi ciò che  garantisce non solo la “tenuta”, ma la “crescita” di quanto realizzato. Si tratta di valorizzare un appuntamento settimanale, la sosta ad una stazione di servizio, di ristoro, di rifornimento: si tratta non di assistere ma di partecipare alla S. Messa.

Evidenzieremo, innanzitutto, il significato e la ricchezza di riti e momenti; il ruolo fondamentale ed insostituibile di Dio e dei nostri atteggiamenti; per concludere convinti che la eucaristia  è veramente la sorgente e la fonte capace di rinnovare la società e il mondo .Lo hanno testimoniato i due giovani:  Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, proclamati santi domenica scorsa, i quali trovarono nella partecipazione quotidiana alla messa e nelle celebrazione regolare della riconciliazione la forza per rendere veramente evangelica la propria vita ordinaria.

 Particolare attenzione sarà riservata al “pane della parola di Dio” comunicato dalla bibbia e dalla omelia.

La XXIV domenica del periodo ordinario, quest’anno, cade il 14 settembre giorno dedicato alla “esaltazione” della S. Croce (1). Il brano che viene proposto alla nostra riflessione è preso dal Vangelo secondo Giovanni:

 “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto , così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’ uomo , perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto ma abbia la vita eterna   Dio infatti non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3, 13-17).

Su queste parole si fonda e si alimenta la nostra fede-fiducia; la  speranza che ci sostiene. Riandiamo anche alle parole che Gesù rivolge alla donna incontrata al pozzo al quale si era recata ad attingere: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice < dammi da bere>, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva……<Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà l’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna>” (Gv 4, 10…14). 

Queste parole si concretizzano nella celebrazione della messa e a questa realtà tutti possono accedere ed attingere!

Vale dunque la pena, almeno una volta la settimana,  di  fermarsi e rifornirsi; di disintossicarsi ed ossigenarsi; di rimotivarsi e riprendere il cammino!

Guardare la croce, o meglio, il Crocifisso, forse non ci farà comprendere il perché della sofferenza ma ci aiuterà certo ad affrontarla, convertirla, a non sprecarla!

 (1) Festa istituita nel 628 per celebrare la restituzione alla chiesa di Gerusalemme della reliquia della Croce asportata nel 614 da Cosroe II re di Persia

14 Settembre 2025   foglio n.24 –

a cura di “ p.angelo@oadnet.org”

 

 

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 10-09-25