2025: ANNO DA NON SPRECARE

 

 

(17) “La necessità e la bellezza della fede"

 

 

 

<Home> 

<Indice>

     

 

E’ veramente impegnativo e allo stesso tempo esaltante affermare, con la sincerità che nasce dalla esperienza, che si è nutriti e sostenuti dalla “necessità e dalla bellezza della fede”. La fede o fiducia sono il fondamento di un sereno vivere sociale; di un armonioso rapporto fra il nostro mondo e il mondo di Dio; fra il “terreno e il celeste”. Quando la conoscenza e la intelligenza coinvolgono il cuore, nasce la fede che si nutre di assenso e fiducia: il “credo” matura in “mi fido” e il “mi fido” diventa “amo”.

Tale la meta del cammino dell’anno santo,  cioè anno del giubilo, della speranza.

 Nella tradizione della Chiesa il lungo cammino che porta non alla fragile tregua, ma ad una definitiva pace ed alleanza con Dio, viene indicato con il nome di patto, alleanza, testamento. Patto, alleanza e testamento che impegnano seriamente i contraenti, Dio e ogni uomo, reciprocamente, su fedeltà e fiducia!. Lo afferma Gesù: “Questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato… Questa infatti è la volontà del Padre mio che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna, ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,39-40).

Dopo queta introduzione ecco alcune citazioni che possono aiutarci a crescere nella fede:

“Ora, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti, giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono in lui” (Rm 3,21-22).

“La fede autentica non chiede a Dio la guarigione, ma il miracolo di far fronte, di dare senso a ciò che apparentemente non ha senso”

“Nella società moderna, l’assenza di Dio è più che un rifiuto: è un non bisogno”

“Non prescrivere a Dio ciò che Egli deve fare, ma imparare ad accettarLo così come si manifesta a noi; non voler elevare sé stessi all’altezza di Dio, ma nell’umiltà del servizio essere pian piano plasmati secondo la vera immagine di Dio “ (Benedetto XVI: Gesù di Nazaret, II parte pag 85).

“Quando è religione e quando è fede? La religione è quando fai Dio a tua misura; la fede è quando fai te stesso a misura di Dio” (P. David Maria Turoldo).

“Pur vivendo nella carne vivo nella fede del Figlio di Dio, il quale mi ha amato e ha dato sè stesso per me (cfr Gal. 2,20). <Pur vivendo nella carne>: per vivere il cristianesimo non ci è richiesto di rinunciare a nulla, ma di cambiare il modo del rapporto con tutto … <Pur vivendo nella carne>: vale a dire nella situazione così com’è (…) incapace di fare tutto quello che occorre fare, distratto, smemorato, <vivo nella fede del Figlio di Dio>, cioè appartengo a un avvenimento, a una origine che cambia <la modalità dello sguardo>: la modalità dello sguardo diventa fede. Vivendo nella carne, partecipo ad un avvenimento che mi rende capace di una intelligenza nuova, più profonda e più vera delle mie circostanze” (Don Luigi Giussani).

“Vivere senza la fede è come vivere senza la colonna vertebrale: ripiegati su sé stessi”.

“Paura e fede, le due antagoniste che si disputano eternamente il cuore dell’uomo” (Ermes Ronchi).

“Guardiamo a Pietro-Leone, che ci guida e conferma nella fede”. Lo assicura Gesù.

 

maggio 2025 –  a  cura di “p.angelo@oadnet.org”

 

 

 

 

 

 

<Home> 

<Indice>

     

<Inizio pagina>

 

Ultimo aggiornamento: 14-05-25