2025: ANNO DA NON SPRECARE

 

 

(21) “È lo Spirito che dà vita"

 

 

 

<Home> 

<Indice>

     

 

   Con la festa di Pentecoste - la quale chiude, dopo cinquanta giorni le celebrazioni pasquali – potremmo dire che siamo in grado di realizzare appieno il progetto-programma dell’Anno Santo che ci vede impegnati in un rinnovamento non di facciata ma radicale.

    Siamo soliti associare il respiro, lo spirito, alla vita e diciamo: “non respira più, è spirato, ha finito di vivere”. Al contrario leggiamo nella bibbia che all’inizio della creazione: “Lo spirito di Dio aleggiava sulle acque” (Gn 1,2) e ancora: “Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” (ivi 2,7). Lo spirito-vita dell’inizio venne ben presto inquinato dallo smog del peccato, ma non manca la ripetuta promessa: “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi…” (Ez 36,26,27).

    Con la nuova alleanza, la redenzione operata da Gesù, lo Spirito Santo – respiro e vita di Dio - diviene artefice dell’uomo e del mondo nuovi. Si leggano a conferma le pagine di Luca: Vangelo ed Atti degli Apostoli; le Lettere di Paolo (cfr ad es. Rm 8, 13-17); il Vangelo di Giovanni dove lo “spirare” di Gesù sulla croce non indica solo la sua morte ma anche, come frutto di essa, la ”consegna” a noi del suo Spirito. Molto espressive le parole usate nella messa per introdurre alla preghiera insegnata da Gesù: “Il Signore ci donato il suo Spirito; con la fiducia e la libertà dei figli osiamo dire: Padre nostro…”

   Ed ancora, ma non solo: “la sera di quel giorno, il primo della settimana… venne Gesù, stette in mezzo a loro (i discepoli) e disse <Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi>. Detto questo soffiò su di loro e disse: <ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati, a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 19, 19…23).

   Lo Spirito Santo è il respiro, la vita di Dio definita - nelle Lettere di Giovanni -: “Amore”. “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio, chi non ama non ha conosciuto Dio perché Dio è amore” (1Gv 7-8). “

  “L’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito, che ha stabilito in noi la sua dimora” (Rm 5,5; 8,11)

   Il miracolo, meglio la grazia, ha inizio nel battesimo; è confermata con la cresima; restaurata nella confession; alimentata nella eucaristia ed ogni volta che, in mille modi, entriamo o tentiamo di entrare in comunicazione, in comunione con la Sorgente dell’amore. Il “restauro” dei singoli, poi, diventa “bonifica”.

 “E vidi un cielo nuovo e una terra nuova… E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova scendere dal cielo da Dio, pronta come una sposa per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: <Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate>” (Ap 21, 1-4).

   Nell’attesa non stanchiamoci di lavorare e di pregare: “Vieni, Spirito Santo, riempi il cuore dei tuoi fedeli ed accendi in essi il fuoco del tuo amore; manda a noi dal cielo un raggio della tua luce … Manda il tuo Spirito, Signore a rinnovare la terra”. 

 

Giugno 2025  foglio n.21 –

a cura di “ p.angelo@oadnet.org”

 

 

 

 

 

 

<Home> 

<Indice>

     

<Inizio pagina>

 

Ultimo aggiornamento: 09-06-25